Cbre: tornano gli investitori internazionali in Italia by Monitorimmobiliare.it http://www.monitorimmobiliare.it/articolo.asp?id_articolo=14289
15/04/2013
Dopo un 2012 da dimenticare, i 620 milioni di euro investiti nei primi tre mesi del 2013 infondono un po’ di ottimismo al mercato, con una crescita del 36% rispetto all’ultimo trimestre del 2012.
Secondo Cbre, nonostante la tanto attesa uscita dal tunnel sia ancora lontana, in Italia qualcosa sembra muoversi.
“Gli investitori internazionali, tra cui molti opportunistici, invece
di fermarsi ed aspettare improbabili evoluzioni politiche, hanno
continuato le trattative avviate dopo l’estate 2012 e sembra che
le peggiori previsioni, legate allo stallo post elettorale, siano
temporaneamente allontanate” afferma Paolo Bellacosa, executive director
Capital Markets di Cbre, “Morgan Stanley, Blackstone, Hammerson, Europa
Capital, Carlyle, ma anche investitori core come DEKA, Allianz e alcuni
fondi sovrani cercano opportunità in Italia.
Certo, il nodo politico va sciolto e vanno prese decisioni per far
tornare il Paese a crescere nel minor tempo possibile; lo scenario
generale però, non è così cupo come quello immediatamente successivo
alla seconda metà del 2011.
In definitiva, dopo la cura Monti, le dichiarazioni di Draghi
sulla irreversibilità dell’area Euro e l’annuncio dell’Omt, i timori di
un default dell’Italia, e quindi dell’euro, si sono ridotti in modo
significativo e l’Italia è tornata nell’orbita degli investitori internazionali”.
Come è anche emerso dalla recente indagine presentata al Mipim
da Cbre sul sentiment degli investitori (Investors’ survey), mentre c'è
ancora una tendenza significativa verso prodotti prime in mercati core,
inizia ad evidenziarsi, sempre più chiaramente, un interesse verso
opportunità con rischio maggiore.
Questa tendenza è ulteriormente supportata dalle risposte degli
investitori alla domanda su quale sia tipo di investimento preferito per
il 2013: il 42% ha indicato la tipologia prime, ma la restante
percentuale di investitori ha segnalato le altre tipologie di
investimento.
Tra questi, il 25% ha indicato investimenti Good Secondary e un ulteriore 25% investimenti value/added opportunistici.
Per quanto riguarda l’Italia, i dati preliminari su Milano,
per il primo trimestre del 2013, mettono in evidenza un volume di quasi
200 milioni di euro investito nel settore immobiliare, concentrato
prevalentemente nel segmento degli uffici.
Pur se ancora inferiore ai livelli precedenti al 2012, questo valore è
il 45% superiore a quello registrato nei primi tre mesi del 2012.
Ciò che più è interessante e che lascia ben prevedere per il resto
dell’anno, però, è l’attività corrente degli investitori che, con
elevata probabilità, nel 2013 potrebbe tradursi in flussi di
investimento.
Infatti, secondo alcune stime basate sulla conoscenza diretta del
mercato da parte di Cbre, oggi esiste una pipeline di circa 900 milioni
di euro solo a Milano.
Per quanto riguarda il resto dell’Italia, Cbre stima un’ulteriore
pipeline di almeno 1,3 miliardi, prevalentemente nel settore Retail e in
quello ricettivo.
Si tratta del valore delle offerte esclusive, oggi pendenti, su prodotti sia prime sia Good Secondary.
Per Milano, questo potrebbe significare un volume annuo pari a circa
1.5 miliardi, leggermente superiore a quello del 2011 e in forte
crescita rispetto al minimo storico, toccato nel 2012.
“La paralisi politica sembra aver lasciato indifferenti gli investitori.
Sia durante il Mipim che successivamente, il feedback
ricevuto dal mercato continua ad essere positivo, anche se il peso
dell’incertezza nella ripresa dell’ economia reale rimane sempre una
pesante nube all’orizzonte.
Certo è che se le offerte attualmente esistenti venissero accettate, si
assisterebbe finalmente a quel repricing tanto invocato ormai da oltre
un anno, con valori ben distanti da quelli del 2006/2007.
Questa, però, è una realtà con cui il nostro mercato dovrà imparare a convivere, almeno nei prossimi due anni” afferma Alessandro Mazzanti, ceo di Cbre Italia.
“Secondo nostre stime preliminari, il volume degli investimenti a fine
anno potrebbe attestarsi oltre i 3 miliardi di euro: non è molto, ma è
una decisa crescita rispetto al 2012 e potrebbe essere l’inizio della
ripresa”.
Posted by Monitorimmobiliare
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