La casa al mare non piace più
di Paola Dezza
Niente di nuovo
sotto il sole. Un blocco pressochè totale ha caratterizzato, infatti,
tutto il 2012 e continua a contrassegnare questi primi mesi del 2013 sul
fronte del segmento della seconda casa.
La crisi economica e l'Imu hanno
oscurato il sogno di comperare una seconda casa, anche al mare. Ci si
rifugia per quanto possibile nella routine quotidiana, in attesa di un
miglioramento, e si fatica anche a fare i conti della prima casa. Chi,
invece, è già proprietario di una seconda abitazione inizia a valutare
la possibilità di venderla, perchè da sempre mantenere un'abitazione per
i week end e le vacanze è una spesa non insignificante.
«I numeri delle compravendite di seconde
case a consuntivo del 2012 sono molto negativi, e in maniera abbastanza
omogenea – spiega Luca Dondi, responsabile del comparto immobiliare di
Nomisma e da poco eletto direttore generale della società –. Un dato non
dissimile da quanto emerso per le aree maggiori. Siamo comunque su
volumi contenuti, calati del 26/27% in 12 mesi, e molto alta è la
volatilità. Per questo motivo il dato delle vendite sulle singole
località di vacanza va preso con cautela perchè le forti oscillazioni
sono accentuate dalle poche transazioni. Se si parla di 50/100
compravendite movimenti minimi cambiano l'entità percentuale di
scostamento».
Sono quindi i segni meno a dominare i volumi
di scambio, ma anche la variazione dei prezzi. Tuttavia ci sono
località che sotto questo profilo hanno tenuto. Il calo delle
compravendite a Santa Margherita Ligure del 17,6% sul biennio precedente
(2010-2011) non è paragonabile al calo di Cesenatico (-40% sulla media
del biennio precedente), e mostra come in generale le località top
abbiano tenuto meglio, forse grazie a una componente di rimpiazzo. Anche
nei prezzi. «Qui anche l'acquisto come investimento ha sofferto meno,
complice la liquidità» dice Dondi.
Accanto al segno positivo di Sorrento e
Positano, ci sono pesanti crolli, tutti riconducibili all'ultimo anno,
mentre il periodo dal 2004 al 2008 è stato eccellente per questo
segmento di mercato.
Ma quali sono le cause di una tale debacle?
«Innanzitutto la scomparsa della componente di fascia media, che ha
dovuto erodere i risparmi per far fronte alla crisi e che aveva in molti
casi anche drogato il mercato – spiega Dondi –. E anche nel lusso, per
esempio a Forte dei Marmi, l'interesse degli stranieri non si
concretizza così spesso come in passato».
La situazione potrebbe migliorare solo dopo
l'estate. «Allora potrebbe arrivare qualche segnale di miglioramento
legato alla situazione macro, alla ripresa economica e anche
all'erogazione del credito. Il primo semestre 2013 è invece legato
ancora al 2012. E la voglia di ottimismo non riesce a cambiare i fatti.
Non ci sono segnali positivi, ma solo di un'eventuale stabilizzazione. E
bisogna sottolineare che la svolta nel mercato non la produrrà un
pesante calo dei prezzi ma la riapertura del credito e il miglioramento
delle aspettative e della fiducia, ora un ricordo sbiaditissimo».
Anche Tecnocasa registra un mercato in calo per la seconda casa, che segue l'andamento del segmento principale.
«Dai dati analizzati emerge un mercato in calo anche sul fronte dei prezzi, che nel secondo semestre 2012 hanno segnato una perdita del 6% – dice Fabiana Megliola, responsabile dell'ufficio studi di Tecnocasa –. Un calo generalizzato, guidato dalla poca domanda, a sua volta fortemente condizionata dalla diminuzione della disponibilità di spesa». Non solo non si compra, ma c'è chi, proprietario di più seconde case, decide di razionalizzare le proprie abitazioni vendendo magari la terza casa e mantenendo solo la seconda.
«Dai dati analizzati emerge un mercato in calo anche sul fronte dei prezzi, che nel secondo semestre 2012 hanno segnato una perdita del 6% – dice Fabiana Megliola, responsabile dell'ufficio studi di Tecnocasa –. Un calo generalizzato, guidato dalla poca domanda, a sua volta fortemente condizionata dalla diminuzione della disponibilità di spesa». Non solo non si compra, ma c'è chi, proprietario di più seconde case, decide di razionalizzare le proprie abitazioni vendendo magari la terza casa e mantenendo solo la seconda.
«In questo momento si trovano anche pezzi
unici in vendita che fino a qualche anno non andavano sul mercato – dice
Megliola –. È il caso della Gallura. Tra le zone che hanno tenuto,
invece, c'è anche parte della Puglia, mentre in Emilia-Romagna si
affacciano gli stranieri dell'Europa dell'Est».
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