venerdì 23 agosto 2013

Troppe imposte sulla casa I proprietari costretti agli sfratti di Leonardo Ventura - Iltempo.it

In aumento del 60% le interruzioni dei contratti di locazione

L’aumento delle imposte sta avendo conseguenze pesanti non solo sul mercato delle compravendite ma anche su quello delle locazioni. Gli ultimi dati sugli sfratti, che vedono un aumento del 60% dei provvedimenti esecutivi per «necessità del locatore», dimostrano che «l'aumento di tassazione sugli immobili ha creato una vera e propria emergenza locatori». È quanto denuncia la Confedilizia, rilevando che il fenomeno che si sta verificando sempre di più a partire dall'inizio del 2012 è quello della dismissione dei contratti in essere da parte dei proprietari di immobili dati in affitto.
«Alla scomparsa dell'acquisto di immobili da affittare (i cui riflessi si sono visti nel crollo del numero di compravendite) - prosegue Confedilizia - e al mancato rinnovo dei contratti al termine del periodo concordato, si sta dunque aggiungendo il fenomeno della interruzione dei contratti di locazione in essere da parte dei proprietari che, pur di non continuare a pagare le imposte su un bene che non rende più, rientrano in possesso del proprio immobile anticipatamente per destinarlo alla vendita». Secondo l'associazione «le conseguenze di questa situazione sono devastanti». Non solo stanno dilangando forme sommerse di locazione con affitti esorbitanti ma sono sempre più numerosi coloro che stanno riconsiderando il loro rapporto con il patrimonio immobiliare visto non più come un investimento sicuro e redditizio ma come un ulteriore appesantimento impositivo.
L'Ufficio Studi della Confedilizia, considerato che il Comune di Roma spende oltre ventunomila euro all'anno per ogni famiglia per la quale debba provvedere a trovare una sistemazione alloggiativa, calcola - sulla base dei provvedimenti di sfratto emessi e riguardanti tutta Italia - che «l'esecuzione degli stessi porterebbe ad un aggravio per i Comuni di quasi un miliardo e mezzo di euro».
«Ancor più - conclude l'associazione - se da parte della proprietà edilizia si dovesse insistere (per mancanza di redditività della locazione) nelle richieste di esecuzione presentate in tutta Italia: in questo caso l'aggravio per i Comuni sarebbe addirittura di più di due miliardi e mezzo di euro».
Leonardo Ventura

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